Le difficoltà delle traduzioni finanziarie

Le traduzioni finanziarie riguardano il settore della fiscalità e della finanza. Anche se la maggior parte dei testi finanziari sono scritti in inglese (la lingua degli affari), gli enti e le banche internazionali divulgano ormai i loro documenti anche in altre lingue.

Una di queste è la Banca Centrale Europea, che si affida alle traduzioni finanziarie per comunicare nelle lingue di tutti i cittadini dell’Unione Europea. L’UE, lo ricordiamo, conta non meno di 18 Stati e ogni Stato parla una lingua diversa dall’inglese.

In questo quadro è facile immaginare quanto sia elevata la richiesta di traduttori e interpreti finanziari. Non è invece semplice immaginare quanto sia difficile e complicato il lavoro di un traduttore. Una traduzione difettosa può causare anche un grave crollo finanziario.

Nel complicato campo delle traduzioni finanziarie, dunque, le difficoltà sono tante. Ce ne sono alcune da tenere in debita considerazione prima di scegliere il proprio fornitore di servizi linguistici. Ecco le più importanti.

Tempistiche

Le tempistiche di consegna sono uno dei fattori più importanti nel campo della traduzione finanziaria. Testi a cadenza periodica, come bilanci annuali, dichiarazioni e documenti fiscali devono, infatti, essere tradotti e consegnati entro scadenze molto strette.

Ciò accade spesso in alcuni periodi dell’anno o del mese. Quando le aziende internazionali devono presentare bilanci o dichiarazioni fiscali tradotte, il lavoro dei traduttori può subire un incremento esponenziale.

Tra l’altro, nei periodi di maggior lavoro, i traduttori finanziari specializzati potrebbero essere già tutti impegnati. Quale servizio scegliere dunque?

Le istituzioni finanziarie devono certamente affidarsi a chi è in grado di rispettare strettissime scadenze di consegna. I fornitori di servizi linguistici devono, invece, essere attrezzati con tutti gli strumenti in grado di consentire una traduzione:

Per ridurre i tempi di traduzione, i professionisti del settore ricorrono a memorie di traduzione o a specifici software, come il Riconoscimento Ottico dei Caratteri, che scannerizza le informazioni convertendole in un testo modificabile.

Terminologia

Una delle principali difficoltà delle traduzioni regolamentate (come quelle finanziarie e sanitarie) è legata alla terminologia tecnica e alle tante sfumature dei diversi termini tra una lingua e l’altra. Alcune parole inglesi come “smart contract” o “mining” possono risultare chiare e semplici, ma nel campo finanziario possono anche assumere differenti significati. E non solo.

Alcuni termini possono essere più semplici da interpretare e tradurre in lingue diverse dall’italiano. Le nuove terminologie in inglese potrebbero addirittura non avere ancora un termine corrispondente nella lingua di destinazione. Molti termini inglesi usati nel settore della finanza, in effetti, non sono ancora traducibili, tanto che vengono utilizzati, così come sono, anche nella lingua di arrivo.

Pensiamo, ad esempio, a “Fiscal Compact”, per indicare il Patto di Stabilità del bilancio pubblico siglato tra l’UE e alcuni Paesi membri.

L’assenza di una terminologia nella lingua di destinazione spinge il traduttore a dover trovare un modo o un linguaggio per renderla comunque comprensibile. Per tale motivo, si raccomanda sempre di inserire osservazioni e spiegazioni di nuovi termini nelle memorie di traduzione.

Inoltre, dato che i concetti finanziari cambiano da Paese a Paese, bisogna anche assicurarsi che i documenti tradotti siano in linea con quelli dell’azienda cliente e con gli Standard Internazionali di Rendicontazione Finanziaria fissati dal Comitato Internazionale per gli Standard Contabili.

Numeri e valute nella finanza

Numeri e cifre sono estremamente importanti nei documenti finanziari e variano, chiaramente, in base al Paese. I traduttori devono pertanto avere la capacità di saperli tradurre con i giusti simboli e con la punteggiatura in uso nel Paese della lingua di arrivo.

Nei Paesi anglosassoni, ad esempio, le cifre espresse in migliaia sono separate dalle virgole; mentre, in Italia, dai punti. 2,500, in inglese, si scrive con la virgola, in italiano con il punto, cioè 2.500. I numeri vengono anche scritti e pronunciati in maniera diversa da un Paese all’altro. Negli Stati Uniti si preferisce una grafia in lettere; mentre, in Italia, si preferisce la grafia con i numeri.

Diversità di documenti

La traduzione finanziaria va oltre la traduzione dei bilanci annuali. Nel mondo finanziario esistono, infatti, diversi tipi di documenti: estratti conto bancari, inventari per fusioni e acquisizioni, schede dei prezzi, fatture, dichiarazioni e documenti fiscali, rendiconti finanziari, registri, riconciliazioni bancarie, studi di fattibilità.

Ogni singolo documento finanziario, inoltre, può essere prodotto in un diverso formato, come in PDF, Excel o InDesign. Dovrà quindi essere esaminato e tradotto con strumenti diversi. La traduzione finanziaria include anche una differente formattazione per tavole, tabelle e diagrammi con numeri e cifre.

Il lavoro di formattazione e correzione segue di solito quello della traduzione. Molti documenti finanziari comprendono anche documenti fiscali e pratiche legali che rendono ancora più delicato e difficile il lavoro del traduttore. Molto complessa è, ad esempio, la traduzione di contratti legati ai fondi di investimento.

Riservatezza dei dati

I documenti fiscali contengono importanti informazioni sulle aziende e sui loro clienti. Nel processo di traduzione, il professionista deve prestare massima attenzione a questi dati, che devono essere mantenuti strettamente riservati. La riservatezza dei dati dipende dalla tecnologia usata dal traduttore e dalle garanzie di sicurezza che quest’ultimo può offrire all’azienda.

Alcuni software di traduzione come memsource consentono l’archiviazione dei documenti anche in Cloud.

Il professionista deve quindi offrire non solo una traduzione corretta, ma anche una tecnologia sicura. La protezione dei dati del cliente viene garantita anche dall’accordo di riservatezza siglato tra azienda e traduttore. Tale accordo ha valore legale e tutela l’azienda proprio dalla perdita di dati riservati.

Affidarsi a un team di esperti

La finanza degli ultimi 30 anni è stata attraversata da profondi cambiamenti. I più importanti sono l’innovazione e la globalizzazione. Le società sono sempre più internazionali e gli affari avvengono ormai tramite le tecnologie digitali.

Basti pensare ala banca mobile, alla block chain, ad esempio. Tutto questo ha cambiato il mondo degli affari, portando allo sviluppo di nuove terminologie e di nuove competenze.

Ormai non basta più tradurre da una lingua all’altra. Il traduttore deve avere esperienza in campo economico e finanziario e nella gestione d’impresa. Le traduzioni finanziarie professionali richiedono una competenza specialistica.

Ecco perché affidarsi a un team di esperti è la soluzione migliore per una traduzione finanziaria di successo e priva di errori. Le traduzioni finanziarie non sono per principianti, ma per professionisti. Senza specializzazione ed esperienza, un traduttore non potrà mai comprendere i termini finanziari della lingua sorgente.

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