Nuovo regolamento UE sugli imballaggi: packaging riciclabili al 2030

I cittadini europei producono ogni anno circa 180 kg di rifiuti di imballaggio a testa: lattine, plastica, flaconi e tantissimi altri oggetti utilizzati per il packaging e le spedizioni di prodotti in tutto il mondo.
Secondo le stime attuali, questi rifiuti potrebbero aumentare del 19% entro il 2030, ad ulteriore danno del pianeta e gravando lo smaltimento. Per far fronte al problema, dal 1° gennaio 2023 è in vigore il nuovo regolamento UE sugli imballaggi.

Il regolamento prevede che i produttori e tutti coloro che esportano prodotti imballati vengano considerati produttori di imballaggi e, di conseguenza, siano obbligati a garantire un determinato metodo di raccolta e riciclaggio.

In questo articolo vedremo cosa prevede il nuovo regolamento, partendo dal contesto storico attuale.

Packaging e rifiuti: la situazione attuale

Il problema dei rifiuti è in continuo aumento, e se le previsioni dovessero avverarsi, l’ammontare di plastica nel pianeta crescerà in modo esponenziale, con punte del +46% entro il 2030.

Molti sono stati i dibattiti su questa tematica e diversi esponenti del governo italiano si sono espressi negativamente nei confronti della prima stesura delle bozze del nuovo regolamento UE sugli imballaggi. Hanno affermato, infatti, che la sua applicazione avrebbe, a cascata, conseguenze sul nostro Paese, in cui operano imprese leader nel campo del riciclaggio, mettendo a rischio il posto di lavoro di oltre 700.000 addetti.

A questo si è però opposta Greenpeace, facendo notare che, ad oggi, nonostante l’impegno nel riciclo dei rifiuti, solamente la metà degli imballaggi viene riciclata e riutilizzata. L’Italia è stato l’unico Paese a manifestare forte opposizione alle nuove normative.
In ogni caso, il regolamento è entrato in vigore, e bisognerà pertanto attenersi alle nuove leggi europee.

Cos'è il Packaging? Definizione secondo le normative UE

Secondo il regolamento UE sugli imballaggi, per packaging si intendono tutti i prodotti costituiti da materiali di qualsiasi natura utilizzati per il contenimento, la protezione, la manipolazione, la consegna e la presentazione delle merci, dalle materie prime alle merci lavorate, dal produttore all’utilizzatore o al consumatore. Anche gli articoli “a perdere” utilizzati per gli stessi scopi sono considerati imballaggi.
Gli imballaggi dovranno essere costituiti esclusivamente da:

Regole di base per scrivere un foglietto illustrativo

Durante la stesura del foglietto illustrativo originale, occorre fare il possibile per garantire che il documento possa essere tradotto dall’originale ad altre lingue in modo chiaro e comprensibile.

Nello specifico, bisogna tenere conto del target di utenti, anziani, giovani, utenti non esperti in medicina e magari non in grado di comprendere un testo altamente complesso. Inoltre, alcuni potrebbero avere problemi di vista, quindi è bene usare un font adeguato ed evidenziare le parole e le parti di contenuto più importanti.

È altresì consigliabile evitare l’utilizzo di acronimi e frasi troppo lunghe, favorendo l’uso di elenchi puntati (senza esagerare). Evitare, se possibile, forme passive e cercare di fornire spiegazioni chiare quando si parla di dosaggio e metodi di assunzione.

Tutto ciò aiuterà il paziente a comprendere il testo, migliorando anche la qualità di eventuali traduzioni per la commercializzazione estera del prodotto.

l’imballaggio per la vendita o imballaggio primario, ossia l’imballaggio concepito in modo da costituire un’unità di vendita all’utente finale o al consumatore nel punto di acquisto;
l’imballaggio collettivo o imballaggio secondario, ossia l’imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di acquisto, un raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, sia che quest’ultimo sia venduto come tale all’utilizzatore o al consumatore finale, sia che serva solo come mezzo per rifornire gli scaffali del punto di vendita; questo può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche;
l’imballaggio per il trasporto o l’imballaggio terziario, ossia l’imballaggio concepito in modo da facilitare la movimentazione e il trasporto di un certo numero di unità di vendita o di imballaggi raggruppati al fine di evitare la manipolazione fisica e i danni da trasporto. L’imballaggio per il trasporto non comprende i container stradali, ferroviari, navali e aerei.

Nonostante queste definizioni molto precise, la vecchia direttiva entrata in vigore nell’ormai lontano 1994 non è stata in grado di diminuire la produzione di imballaggi che influiscono negativamente sull’ambiente.

Negli anni, si è assistito infatti ad un sovraimballaggio dei prodotti, con una quantità eccessiva di materiali non riciclabili, etichette superflue ed elementi che rendono difficile la separazione dei rifiuti per il riciclo.

Con il nuovo regolamento verranno assicurate opzioni di imballaggio riciclabili, con l’eliminazione dei rifiuti non necessari e con etichette chiare per il corretto riciclaggio, creando nuove opportunità commerciali e diminuendo l’uso di materie prime.

Cosa prevede il nuovo regolamento UE su imballaggi e packaging riciclabili

Fino ad oggi lo smaltimento e il riciclo degli imballaggi è stato regolato dalla Direttiva 94/62/CE, ma gli approcci normativi sono stati diversi a seconda dello Stato di riferimento.

Il 30 novembre 2022 la Commissione Europea ha quindi stabilito una revisione della direttiva, che contribuirà al raggiungimento del cosiddetto Green Deal europeo. L’obiettivo è quello di garantire che “tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’UE siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente conveniente entro il 2030″.
Al momento, però, si è solo giunti alla pubblicazione della proposta di regolamento, ma entro la fine del 2023 dovranno pronunciarsi tutte le istituzioni europee per trovare un punto d’incontro ed essere in grado di raggiungere i propri obiettivi.

Nel frattempo, sono state fornite delle definizioni ben precise al concetto di packaging, che deve rispettare determinati requisiti se si vogliono ottenere buoni risultati entro tempi ragionevoli.

Gli obiettivi delle nuove norme UE sul packaging

Le nuove norme UE sugli imballaggi riguardano sia la progettazione che la gestione dei rifiuti, considerando che il packaging è responsabile per il 40% della plastica e per il 50% della carta utilizzati in tutto il territorio europeo, rappresentando di conseguenza il 36% dei rifiuti solidi urbani.

L’obiettivo è quindi prevenire la generazione di rifiuti, promuovendo il riciclaggio di alta qualità, detto anche a circuito chiuso, e rendendo tutti gli imballaggi utilizzati riciclabili entro il 2030. Questo andrà a diminuire anche la produzione di CO2 e altre emissioni, riducendo anche l’utilizzo di risorse naturali e contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente

Entro il 31 dicembre 2025, dovrà essere riciclato almeno il 65% del peso di tutti i rifiuti di imballaggio. Gli obiettivi di riciclaggio per materiale sono:

Entro il 31 dicembre 2030, invece, dovrà essere riciclato almeno il 70% in peso di tutti i rifiuti di imballaggio. Questo include:

Inoltre, tutte le etichette dovranno essere tradotte secondo gli standard qualitativi dettati dall’Unione Europea.

Gli obiettivi delle nuove norme UE sul packaging

Sia che la vostra azienda faccia parte del Food & Beverage, della cosmesi, o del settore medico e farmaceutico, è vostra responsabilità pensare sempre a realizzare una corretta traduzione delle vostre confezioni, soprattutto quando si tratta di diciture specifiche.

Inoltre, è necessario conoscere tutti gli elementi che vanno inclusi per legge, rispettare i canoni di design e branding, e operare entro le scadenze prefissate. Le normative variano da settore a settore e da Paese a Paese, e non sempre è facile per le aziende provvedere alle traduzioni di tutto il materiale di imballaggio.

Tra l’altro, gli imballaggi commercializzati all’interno dell’UE devono essere conformi ai requisiti di legge e prevenire qualsiasi rischio per la salute dei consumatori. L’etichetta o il marchio devono essere durevoli, facilmente leggibili, visibili, accessibili e, nel caso di una descrizione del prodotto, questa deve essere apposta correttamente e redatta nella lingua di riferimento nel modo più preciso possibile.

Per far fronte a qualsiasi necessità di traduzione, noi di Yellow Hub offriamo servizi di traduzione multilingua a 360°, nel rispetto delle leggi in vigore nell’Unione Europea relative al packaging, all’etichettatura e agli imballaggi.

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