Il futuro dell’assistenza sanitaria agli anziani: wearables e innovazione digitale

Si prevede che la crescita esponenziale del numero di persone anziane, cioè di individui di età pari o superiore a 65 anni,  farà registrare  a livello mondiale percentuali mai viste prima, passando dal 10% del 2022 al 16% entro l’anno 2050.

Le motivazioni sono diverse. Da un lato, la riduzione della mortalità,  dall’altro, il calo delle nascite. Questo rapido cambiamento demografico implica conseguenze a livello socioeconomico che impattano sul tema della salute.

Il prolungamento della vita consolida la presenza di malattie croniche come il diabete, l’insufficienza renale o l’artrite, e di condizioni neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson, che richiedono un’assistenza costante e particolare.

Le tradizionali visite presso il medico curante e gli specialisti, insieme agli esami di laboratorio periodici, comportano costi importanti e una gestione impegnativa che può tradursi in ritardi delle diagnosi, errori e rinvii delle terapie.

Aumentando la popolazione anziana, l’approccio tradizionale nel monitoraggio continuo del paziente, non potrà che evolvere verso una prassi di limitazione degli esami, in controtendenza rispetto alle necessità di questo tipo di popolazione.

Introdurre nuove tecnologie nel contesto sanitario è uno dei modi più efficaci per far fronte all’aumento delle richieste. Accedendo all’assistenza sanitaria a distanza, gli anziani possono beneficiare dei numerosi vantaggi dell’era digitale ed avere la garanzia che il monitoraggio del loro stato di salute sia periodico, continuo ed efficace.

L'ascesa dei dispositivi digitali indossabili

L’avvento degli wearable, dispositivi digitali indossabili,  realizzati con le tecnologie più avanzate, segna l’inizio di una nuova era nella cura degli anziani. Questi strumenti consentono di monitorare costantemente il loro stato di salute, offrendo soluzioni efficaci disponibili h24.

Con i dispositivi medici wearable si possono monitorare da remoto i disturbi cronici e le terapie in corso, garantendo massima sicurezza e integrazione nella vita quotidiana del paziente. Con la loro diffusione viene assicurata la raccolta continuativa, costante e non intrusiva di informazioni biometriche e biomolecolari e vengono ridotti i margini di errore rispetto ai metodi tradizionali. 

I dispositivi wearable sono in grado di segnalare situazioni di emergenza come ictus, crisi epilettiche o cadute, consentendo l’intervento d’urgenza del medico ed inoltre, non essendo condizionati da distanze geografiche, sono di grande aiuto per l’assistenza sanitaria di coloro che vivono in zone rurali o comunque difficilmente accessibili.

Per approfondire l’argomento, esamineremo nel seguente articolo quali sono le varie forme di tecnologie indossabili, fondamentali per migliorare l’assistenza agli anziani e incrementare la qualità della loro vita con l’avanzare dell’età.

Sensori fisici indossabili

I sensori fisici wearable costituiscono una componente fondamentale dei dispositivi professionali progettati per il monitoraggio costante dei segnali fisiologici vitali dell’uomo in quanto sono in grado di misurare, anche per periodi prolungati, frequenza cardiaca, elettrocardiogramma (ECG), frequenza respiratoria, temperatura corporea, livello di saturazione dell’ossigeno e pressione sanguigna.

Grazie agli accelerometri e ai giroscopi, inoltre, è possibile monitorare la mobilità, inclusi il numero dei passi, e rilevare cadute o irregolarità della deambulazione, spesso associate a patologie come il morbo di Parkinson.

Un esempio concreto di questi strumenti è riscontrabile nello studio in corso condotto da Apple, che ha coinvolto 200 anziani allo scopo di valutare l’efficacia di un Apple Watch nel rilevamento e nell’analisi delle cadute e dei movimenti.

I sensori fisici svolgono quindi un ruolo cruciale nel monitoraggio a distanza dei parametri vitali, in quanto hanno lo scopo di rilevare potenziali problemi di salute negli anziani come malattie cardiovascolari, neurologiche e polmonari: un tasso di respirazione anomalo, ad esempio, può indicare insufficienza respiratoria; una temperatura corporea elevata segnala la possibile presenza di infezione; un andamento irregolare dell’ECG è un segnale di allerta rispetto ad un potenziale arresto cardiaco. I sensori fisici sono una tecnologia che risale agli anni ’60 e, oggi, consente il monitoraggio da remoto di un’ampia gamma di parametri vitali replicando vari aspetti degli esami tradizionali. Non dimentichiamo che sempre i sensori fisici sono stati fondamentali per individuare i primi sintomi del COVID-19.

Sensori chimici indossabili

La tecnologia wearable odierna va oltre il tradizionale monitoraggio dei parametri fisici e si estende, con i sensori chimici, all’analisi delle metriche della salute a livello molecolare

Questi sensori, che sono all’avanguardia e non invasivi, permettono di monitorare costantemente la composizione chimica di biofluidi come sudore, lacrime, saliva e liquido interstiziale, fornendo una panoramica completa sulla salute del paziente che integra quella offerta dei sensori fisici convenzionali.

Il loro funzionamento si basa su sofisticate metodologie elettrochimiche e ottiche, che trasformano di fatto i dispositivi indossabili in quello che può essere definito un “lab-on-the-wrist o “laboratorio al polso” e si distinguono per la loro capacità di condurre una serie di test professionali che facilitano il monitoraggio continuo di indicatori chimici essenziali.

Nello specifico, possono rilevare i livelli dinamici di glucosio nei soggetti diabetici, monitorare elementi cruciali come gli ioni potassio e il cortisolo nei pazienti cardiopatici e persino quantificare la L-DOPA, il farmaco contro il Parkinson. 

Piattaforme indossabili ibride e multiparametriche per il monitoraggio

I recenti progressi della tecnologia wearable hanno portato alla creazione di dispositivi ibridi in grado di monitorare contemporaneamente indicatori chimici e dati vitali fisici essenziali, come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Si tratta ad esempio di innovativi cerotti epidermici multimodali che offrono una vigilanza costante sulla salute del paziente, segnalando in modo efficace le variazioni fisiologiche in contemporanea sia al paziente che al personale infermieristico.

Ciò permette di semplificare i processi di monitoraggio unendo il rilevamento dei dati vitali e degli indicatori chimici in un unico dispositivo, con un’attenzione speciale nei riguardi del paziente. 

I dispositivi ibridi mostrano inoltre dati panel (dati che prevedono l’osservazione di differenti variabili in uno o più archi temporali) completi adatti a monitorare in continuo e direttamente presso il domicilio del paziente,  condizioni croniche nel caso di diabete, malattie cardiovascolari, demenza e artrite.

I sensori ibridi sono disponibili con struttura e design diversi, sotto forma di smartwatch, braccialetti, anelli, cerotti, microaghi e indumenti, così da adattarsi alle varie parti del corpo. In questo modo garantiscono comfort e comodità per il paziente durante le sue attività quotidiane, mentre assicurano compliance e rilevamento tempestivo delle eventuali irregolarità della salute del paziente.

Un contributo all’espansione internazionale

Per le aziende che intendono espandersi a livello globale, il multilinguismo è di fondamentale importanza in quanto non solo semplifica la creazione di nuove filiali estere e la gestione delle operazioni internazionali, ma contribuisce a consolidare le relazioni con partner e fornitori locali. Infatti, l’impiego di collaboratori con buone competenze linguistiche aiuta ad adattare le strategie aziendali alle specifiche esigenze di problem-solving regionali, rendendo il processo di espansione più agevole.

Elaborazione e sicurezza dei dati nei dispositivi wearable

La rapida evoluzione delle tecnologie mediche digitali consente al sistema sanitario la possibilità di gestire e salvaguardare l’enorme volume di dati generati. In particolare, sofisticate metodologie di elaborazione dei dati quali Machine Learning e intelligenza artificiale (IA) consentono di gestire e analizzare al meglio tutte le informazioni sui pazienti.

Oggi, questi strumenti all’avanguardia risultano fondamentali per consentire una diagnosi tempestiva e preventiva delle malattie. Tuttavia, nell’ambito dell’assistenza sanitaria digitale permangono sfide impegnative relative alla tutela della privacy e alla sicurezza dei dati.

Alcuni dei rischi maggiori sono rappresentati dalla vulnerabilità dei dispositivi medici rispetto a potenziali attacchi informatici, un problema indubbiamente da tenere in considerazione soprattutto per gli anziani con competenze digitali limitate.

Affrontare questi problemi richiede un quadro normativo solido e l’impegno di tutti i protagonisti sociali per garantire un’integrazione sicura delle nuove tecnologie, ormai essenziali per salvaguardare la popolazione più vulnerabile.

Migliorare la presenza globale: strategie di localizzazione per i produttori del settore medTech

Muoversi nel contesto globale del settore MedTech rappresenta una sfida non indifferente per la tecnologia wearable. Il successo di questi prodotti sul mercato dipende dalla capacità di adattarli a lingue, contesti e ambienti operativi diversi.

Le pressanti esigenze del time-to-market e l’aggiornamento della tecnologia dei prodotti già esistenti esigono la capacità di affrontare con rapidità situazioni complesse e piene di potenziali rischi, soprattutto a livello normativo.

Di conseguenza diventa indispensabile contare su una supply chain di localizzazione solida e competente, strettamente integrata nel vostro sistema di gestione della qualità,

Yellow Hub è specializzata in servizi di terminology management, language technology, traduzione, localizzazione di alta qualità, e language validation nel rispetto della normativa MDR. I nostri servizi sono appositamente studiati per le società che producono dispositivi medici e puntano a espandere la propria presenza su scala internazionale.

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